[Dedicated to a famous Italian ballerino and choreographer] Della Danza dialogo […] con annotazioni
by Lucianus Samosatensis (Samosata, 120 ca. – Atene, tra il 180 e il 192)
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8° (mm 174x118), pp. IV, 44. Frontespizio entro bordura silografica. Legatura coeva in cartoncino ricoperto da carta decorata del '700. Ottimo esemplare.
First Italian translation of Lucianus' Perì Orchéseos, a text whose Latin version had so much success during the Renaissance theoretical debate about literary genres.
Prima edizione in italiano, molto rara, del Perì Orchéseos del filosofo di Samosata, che tanta fortuna ebbe nel corso del Rinascimento (cfr. A.M. Andrisano, La fortuna del De saltatione di Luciano nel Rinascimento: il caso di Rinaldo Corso, "Italianistica: rivista di letteratura italiana", XLVII, 3, 2018, pp. 45-58). Strutturato come dialogo fra Licino (alter ego dell'autore) e il suo contraddittore Cratone, il testo rappresenta un vero e proprio manifesto in difesa dell'arte della danza e della sua figlia legittima, la pantomima. La traduzione commentata è dedicata - da uno pseudonimo, "Crittodunamio", non identificato - al celebre ballerino e coreografo Antonio Muzzarelli (Bologna, 1744 - Vienna, 1821): "segnalato per la prima volta come 'ballerino' al teatro di S. Cassiano a Venezia nel carnevale 1764, indi come 'ballerino fuori de' concerti' alla Pergola di Firenze nel 1771; danzò poi sempre, almeno fino al 1794, in ruoli di primo ballerino serio. Ebbe contatti con esponenti della scuola di Jean-Georges Noverre, partecipando alla riproduzione di Ipermestra o Le Danaidi e di Ifigenia in Tauride curata da Jean Favier (Venezia, S. Benedetto, carnevale 1775) e sposando una delle allieve del periodo viennese, Antonia (o Anna) Vulcani, conosciuta alla Pergola nella primavera 1779. Iniziò a comporre balli nel 1776 a Cremona, toccando nel corso della carriera i maggiori teatri d'Italia. Riscosse lusinghieri successi soprattutto a Firenze, dove diede fra l'altro tre balli storici d'encomio per la dinastia degli Asburgo […]. Tale era la stima di cui godeva che gli fu dedicata la traduzione italiana del dialogo Della danza di Luciano da Samosata (Firenze, Gaspero Pecchioni, 1779); il traduttore, sotto lo pseudonimo di Crittodunamio, lo ammirava per "le facoltà dello spirito e le forme del corpo" e lo considerava il solo che potesse giudicare e ponderare l'argomento centrale del dialogo lucianeo, la pantomima (p. III)". […] Nell'autunno 1791 approdò alla corte di Vienna, chiamato dall'imperatore Leopoldo II, e (con un intervallo tra il 1796 e il 1799) vi produsse i suoi balli fino al 1803. Per gli austriaci, Noverre rimaneva il paragone su cui valutare i lavori dei coreografi: quelli di Muzzarelli erano avvertiti come affini e quindi apprezzati. […] Tornò in Italia e dal 1804 lavorò a Firenze, Venezia, Trieste, Padova. Concluse la carriera a Vienna nel 1811 col ballo Gustavo Vasa.[…] Delle sue coreografie venivano apprezzate la forza dell'espressione, la vivezza dei quadri, l'ottima padronanza dell'arte mimica. Collaborò con i maggiori musicisti specializzati nel genere coreutico, Antonio Capuzzi, Pierre Dutillieu, Mathias Stabinger, Vittorio Trento, Leopold Koželuh" (R. Zambon, DBI, LXXVII (2012)).
Cfr. M.-H. Garelli, La Danza di Luciano: dagli artifici dell'elogio parodico ai dibattiti contemporanei sull'identità, "La Biblioteca di DeM, I (2011)" (https://hal-univ-tlse2.archives-ouvertes.fr/hal-01168105/document [abstract:] The authenticity of Lucian's perì orchéseos has often been questioned during the twentieth century not for linguistic reasons but because of its intricacy that makes reading and correctly interpreting it challenging. It is an ambiguous work, long regarded as a serious praise of pantomime. This paper analyzes ironic and satirical aspects in order to interpret the author's intentions: would Lucian simply write a very artificial and comical eulogy, or would he address, from his personal point of view, the fundamental problems concerning Greek identity and culture in 163 AD? This paper is based on a comparison with other works of Lucian, but also with theoretical texts (treaties?) of music, athletics, gymnastics of periods pre- and post- Lucian's age (Dio of Prusa, pseudo-Plutarch, Aristides Quintilian, Galen, Philostratus). In a humorous and parodic way, Lucian presents problems related to the care of the body and reflects an echo of the debates of his time on the preservation of the past and the values of Hellenism).
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Details
- Bookseller
- Chartaphilus - Libri antichi e rari (IT)
- Bookseller's Inventory #
- 72
- Title
- [Dedicated to a famous Italian ballerino and choreographer] Della Danza dialogo […] con annotazioni
- Author
- Lucianus Samosatensis (Samosata, 120 ca. – Atene, tra il 180 e il 192)
- Book Condition
- Used - Very Good+
- Quantity Available
- 1
- Publisher
- Nella Stamperia di Gaspero Pecchioni
- Place of Publication
- Firenze
- Date Published
- 1779
- Weight
- 0.00 lbs
- Keywords
- Dance Performing Arts
Terms of Sale
Chartaphilus - Libri antichi e rari
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